Crisi edilizia a Taranto. Bardinella (Fillea): “Attendiamo il sindaco da un anno”

Un incontro atteso da un anno e ora i dati impietosi di una crisi senza precedenti.

E’ il segno della lettera che il segretario generale della FILLEA CGIL di Taranto, ha inviato nei giorni scorsi al Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, invitandolo a dar seguito ad una richiesta di tavolo di confronto avanzata ormai più di un anno fa dal sindacato di categoria e dalla stessa organizzazione confederale della CGIL.

I dati forniti di recente dalla Cassa Edile di Taranto certificano la grave situazione in cui versa il settore che rappresento – dice Bardinella – dimezzamento della forza lavoro e della massa salari, lavoro nero e irregolarità contributive, mancata applicazione delle regole di prevenzione e sicurezza (ricordiamo il tragico evento mortale dello scorso 13 novembre a Taranto – ndr), e mancata applicazione del contratto nazionale di categoria. Aspetti che si trasformano – continua il rappresentante della FILLEA ionica – in un difficile e livido di progetto di trasformazione della nostra economia, monoculturale e in alcuni casi asfittica.

Un quadro a tinte fosche che contrasta nettamente con l’iniziativa sicuramente positiva che questa amministrazione – secondo la FILLEA – sta cercando di dare nella ricerca e nel reperimento di finanziamenti volti alla riqualificazione del territorio, alla rigenerazione urbana e al recupero del patrimonio storico e immobiliare della città.

Ma i dati impietosi della crisi restano e la categoria degli edili della CGIL resta basita di fronte alla distanza che il Comune ha voluto mettere tra quella stagione di possibile slancio e i migliaia di lavoratori del settore.

E’ inimmaginabile – dice ancora Francesco Bardinella – pensare questa fase di sviluppo, utile ad allontanare la crisi conclamata del settore e anche i rischi di recessione che compaiono sull’orizzonte nazionale, programmando una stagione di assenza di dialogo, perché sono proprio quei lavoratori rappresentati dai sindacati a chiedere di essere protagonisti della rinascita.

Il 15 marzo la richiesta di ascolto del settore diventerà anche una giornata di rivendicazione nazionale con lo sciopero generale delle costruzioni indetto da FENEAL UIL, FILCA CISL e la stessa FILLEA CGIL, ma a livello territoriale c’è bisogno di attivare un percorso mai avviato.

L’incontro lo abbiamo chiesto un anno fa – dice Bardinella – convinti come siamo che solo il coinvolgimento delle varie espressioni del mondo del lavoro, e non solo delle categorie professionali con cui l’amministrazione ha già siglato protocolli, si potrà concretamente operare nella giusta direzione, tenuto conto anche della mole di investimenti pubblici che dovrebbero ricadere nell’area del SIN di Taranto. Ma la nostra disponibilità al confronto purtroppo non ha ottenuto risposta e ne abbiamo preso atto con stupore e amarezza – continua il segretario della FILLEA – malgrado continuiamo a pensare che avremmo meritato almeno un cenno di attenzione non tanto per le nostre singole figure quanto in segno di rispetto nei confronti dei lavoratori che rappresentiamo.

Pensiamo però che ci sia ancora tempo e modo per sanare questa situazione – conclude Bardinella -considerata la sensibilità ai temi del lavoro che in occasioni di altre vertenze il Sindaco ha voluto dimostrare.

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